Arrivata la Firma del Decreto Sicurezza - Salvini Esulta per la Vittoria Politica.

Arrivata la Firma del Decreto Sicurezza – Salvini Esulta per la Vittoria Politica.

La politica italiana è complessa e movimentata, forse tra le più difficili e poco gestibili in Europa. Ogni membro dell’UE ha certamente le sue difficoltà, ma il delicatissimo “equilibrio di governo” del nostro Paese spicca certamente nel gruppo. E’ evidente infatti che l’odierno esecutivo stia subendo pressioni e attacchi su più fronti, ma alcuni dei Ministri continuano ad andare avanti con i propri progetti senza fermarsi a guardare indietro.

Tra essi vi è sicuramente Matteo Salvini, Ministro dell’Interno e Vicepresidente del Consiglio dei Ministri. Salvini ha infatti ottenuto di recente un grande successo per quanto riguarda la sua politica di repressione della criminalità e aumento della sicurezza.

Arrivata la Firma del Decreto Sicurezza - Salvini Esulta per la Vittoria Politica.

Il Presidente della Repubblica Mattarella ha infatti di recente firmato il decreto sicurezza voluto da Salvini. Il Capo dello Stato ha però mandato contestualmente una lettera al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Nella lettera il Presidente ha ricordato gli obblighi imposti dalla Costituzione.

Mattarella ha infatti scritto a Conte: “Avverto l’obbligo di sottolineare che, in materia, come affermato nella Relazione di accompagnamento al decreto, restano “fermi gli obblighi costituzionali e internazionali dello Stato”, pur se non espressamente richiamati nel testo normativo, e, in particolare, quanto direttamente disposto dall’art. 10 della Costituzione e quanto discende dagli impegni internazionali assunti dall’Italia“.

L’art. 10 Cost. citato da Mattarella impone infatti il rispetto degli obblighi internazionali e richiede di rispettare particolari vincoli di tutela rispetto allo straniero.

Matteo Salvini ha commentato la vicenda in modo emblematico: “Ha firmato, ciapa lì e porta a cà” continuando poi “Finalmente c’è un decreto, a firma di Salvini, che comincia dalla settimana prossima il suo viaggio in Parlamento. Potrà essere migliorato ma non mollo di un millimetro: su espulsioni, cittadinanza, permessi umanitari non torno indietro. Sono stanco, ma contento“.

Nel frattempo l’opinione pubblica e le opposizioni rimangono divise e frantumate in merito alla questione.

Foto Ansa

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