Campi rom, tensione tra Bruxelles e Salvini

Campi rom, tensione tra Bruxelles e Salvini

Continua lo scontro tra l’Italia e Bruxelles. Oltre alla bocciatura della legge di bilancio, che ha fatto infiammare gli animi di molti esponenti politici italiani ora al Governo, un nuovo tema caldo si è presentato sul tavolo.

Si tratta del tanto chiacchierato problema dei campi rom e dei commenti che sulla questione sono stati fatti dal segretario della Lega nonché Vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini. Salvini si è sempre schierato contro i rom e ora che è al Governo le sue parole di minaccia suonano ancora più forti.

L’Unione Europea si è detta preoccupata per l’atteggiamento eversivo tenuto da alcuni esponenti politici, con ovvio riferimento alla politica della Lega. Portavoce delle preoccupazioni è la Commissaria dell’UE alla giustizia Vera Jourova. La Jourova ha fatto notare come i messaggi di odio che alcuni politici stanno mandando per aizzare la popolazione alla violenza possano essere paragonati alle strategie di odio che vennero messe in campo all’epoca del nazismo.

Campi rom, tensione tra Bruxelles e Salvini

E la commissaria UE alla giustizia non è la prima che parla di un ritorno di atteggiamenti estremisti assimilabili al fascismo e al nazismo in Europa. Già Moscovici aveva parlato della presenza nel territorio europeo di “piccoli Mussolini”, facendo riferimento a Orban e Salvini in particolare.

L’Europa è preoccupata per la linea dura che Salvini ha da sempre voluto tenere nei confronti dei rom e che ora è pronto ad attuare. Tempo fa disse di voler passare con la ruspa sui campi rom. E la Commissione arrivò a evocare la Conferenza di Wannsee del 1942 durante la quale i nazisti progettarono la Shoa.

Salvini non cambia la sua posizione. Con il suo atteggiamento provocatorio invita la commissaria a fare un giro nei campi rom di Roma o Milano. Ciò che deve preoccupare l’Italia è la sicurezza. E di certo il clima di illegalità che si respira in questi campi non è rassicurante.

Foto Federazione Verdi

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