L’ultimo incontro fra la Merkel e il presidente del consiglio Conte è avvenuto a porte chiuse.
Questo ha spiazzato lo staff italiano, e probabilmente anche quello tedesco.
La cancelliera ha avuto l’idea: “Facciamo due chiacchiere da soli!”
Così sono rimasti per una ventina di minuti chiusi in una sala riservata dell’Europa building.
Due ore dopo l’incontro, le fonti della delegazione tedesca hanno svelato i temi caldi dell’incontro.
La Merkel ha chiesto al presidente di fornirle garanzie precise sul percorso europeo che l’Italia deciderà di intraprendere; ha chiesto inoltre di poter meglio comprendere la strategia di Salvini e Di Maio.
Dal punto di vista tedesco infatti, la politica italiana al momento è molto spesso un mistero, e questo non può proprio essere accettato.
Questo è vero a maggior ragione, se consideriamo il fatto che nel tentativo di deviare il percorso del bilancio pubblico, c’è non troppo nascosta anche l’intenzione di mandare in crisi l’Euro, e l’assetto attuale dell’Unione Europea.
In risposta a questa “accusa” il premier ha dichiarato che a discapito di quello che si possa leggere o sentir dire, non esiste nessun piano B, e lui stesso si pone a garante di questa informazione.
Sostiene che le tesi antisistema che sono state attribuite alle manovre del governo italiano, sono tutte prive di fondamento.
E quando i mercati capiranno questa cosa, tutto il sistema decisionale sarà compreso al meglio.
Oltre a questo, i due hanno discusso anche di altri temi importanti ed attuali: hanno parlato di migranti. Conte ribadisce la sua richiesta di applicare il principio di giugno, per riaffermare così il passo avanti che era stato fatto da Roma sulla condivisione dei migranti dei movimenti primari.
L’argomento principale è stata comunque la manovra, e la voglia di continuare a cercare una “dialogo costruttivo e proficuo“ fra Roma e Berlino.
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