Ddl anticorruzione, emendamenti approvati e polemiche

Ddl anticorruzione, emendamenti approvati e polemiche

E’ stato approvato l’emendamento al ddl anticorruzione che sospende la prescrizione dopo la sentenza di primo grado. L’emendamento è stato approvato dalle Commissioni affari costituzionali e giustizia della Camera. L’emendamento stabilisce che “il termine della prescrizione decorre, per il reato consumato, dal giorno della consumazione; per il reato tentato, dal giorno in cui è cessata l’attività del colpevole; per il reato permanente o continuato, dal giorno in cui è cessata la permanenza o la continuazione”. Al secondo comma poi si stabilisce che: “il corso della prescrizione rimane altresì sospeso dalla pronunzia della sentenza di primo grado o del decreto di condanna fino alla data di esecutività della sentenza che definisce il giudizio o della irrevocabilità del decreto di condanna”.

Inoltre è stato approvato un emendamento dei relatori – sostenuto anche dalle opposizioni in quanto eliminerebbe un errore giuridico – in base al quale per ottenere la sospensione condizionale della pena era necessario restituire non solo le somme che il corrotto aveva percepito, ma anche quelle promesse e mai incassate.

Ddl anticorruzione, emendamenti approvati e polemiche

E’ stato anche approvato un emendamento al ddl anticorruzione proposto dal Movimento 5 Stelle che prevede l’arresto in flagranza per i corrotti. Infatti, nell’elenco dei reati per i quali si prevede l’arresto in flagranza sono inseriti anche i reati di corruzione, peculato, concussione, traffico illecito di influenze.

I penalisti stanno intanto scioperando contro la riforma della prescrizione. Il 23 novembre si terrà una manifestazione  nazionale a Roma, al teatro Manzoni. La locandina che promuove la manifestazione significativamente reca la seguente frase: “Contro il populismo giustizialista, in difesa della Costituzione e dei diritti della persona”.

Anche il presidente dell’Unione delle Camere penali Giandomenico Caiazza ha esortato la partecipazione in un video in cui parla di sovversione dei principi costituzionali. La preoccupazione del presidente è che con l’abolizione della prescrizione i processi non avranno più “limiti di tempo”. L’imputato ha diritto ad una ragionevole durata del processo.

Foto Il Fatto Quotidiano

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