Di Maio perde il controllo: colpa del “fattore umano”

Luigi Di Maio, che fino al momento prima sembrava quasi senza sentimenti, si è lasciato andare all’emotività.

Il fattore umano ha avuto la meglio sul vicepremier, e non in senso positivo.
Il motivo probabilmente è stato il peso, che Di Maio ha sentito solo oggi, di essere in alleanza con un uomo cinico come Matteo Salvini.

Una crisi di nervi ed un attacco di panico hanno vinto l’animo apparentemente inattaccabile di Di Maio, probabilmente complice anche l’inesperienza.

Per quanto sia possibile tentare di mettere una pezza e sanare quello che è successo, è anche vero che da una crepa che provoca instabilità emotiva, è più difficile riprendersi.

L’inesperienza può essere un’arma a doppio taglio, e diventare anche un fattore a proprio favore; tuttavia in un mondo come la politica, e in un periodo come questo, che richiede sicuramente di essere fermi e lucidi per poter prendere le decisioni nel modo migliore, diventa difficile trovare qualche scusa valida alla quale appigliarsi.

Il fattore umano è quella cosa alla quale nessun politico dovrebbe mai permettere di prendere il sopravvento.
Magra consolazione, Di Maio non è stato il primo.

Solo per citare qualche esempio, hanno avuto un “crollo” simile anche personaggi come Berlusconi e Renzi.

Foto Milanofinanza

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