Draghi, la ricreazione è finita

Il Governo giallo-verde ha attaccato anche il Governatore della Banca Centrale Europea Mario Draghi. All’esito della riunione del Consiglio dei governatori della BCE ha lanciato un monito all’Italia. Ora non c’è più bisogno di fare campagna elettorale, non serve più fare propaganda per attirare la fiducia degli elettori. Adesso è il momento di pensare alle cose concrete.

Mario Draghi ha sottolineato che la linea da tenere in europa è che quella prospettata dal vice presidente della Commissione Europea Dombrovskis, cioè il rispetto delle regole e la ricerca di un continuo dialogo. Lo spread non può che danneggiare gli italiani, le banche così come le famiglie. L’incertezza nello scenario economico dell’europa dovuta all’instabilità italiana e alla Brexit non è favorevole all’economia dell’eurozona.

Marcello Sorgi ha rappresentato in modo icastico con le sue parole l’intervento di Draghi. “Draghi ha fischiato la fine della ricreazione” ha detto. L’Italia non può sperare sempre di essere salvata in extremis dalla BCE. Sicuramente se non ci fosse stato Draghi oggi la nostra economia non si sarebbe ripresa allo stesso modo. Dobbiamo tanto alla Banca Centrale Europea. Ma non possiamo pensare che siccome l’Italia è un Paese di rilievo in Europa in qualche modo verrà aiutata.

Quello che Draghi auspica è che l’Italia abbassi i toni e cerchi il dialogo con l’Europa. Ma il Governo sembra di tutt’altro avviso. All’esito dell’incontro tra Di Maio, Salvini e Conte la decisione del Governo è quella di mantenere inalterato il 2,4%. La manovra fiscale non si tocca. E a sostenere questo è anche il Ministro degli Affari Europei Savona, che è sempre stato di avviso contrario all’Europa.

Un gruppo di senatori del Movimento 5 Stelle ha attaccato direttamente Draghi, ritenendo che anche il Governatore della BCE si sia schierato, come i commissari europei, contro l’Italia. Le reazioni del Governo parlano chiaro: la manovra fiscale molto probabilmente verrà ripresentata tale e quale in Europa.

Foto Il Sussidiario