Da quando Angela Merkel, la prima donna in politica nella Germania post-nazista, ha conquistato la carica di Cancelliera, ne è passato di tempo. La sua figura è stata rivoluzionaria a suo tempo, e continua ad esserlo tutt’ora.
E adesso è proprio lei ad annunciare che fra circa 3 anni, nel 2021, lascerà il mondo della politica.
“Il governo ha perso credibilità“ questa è stata la motivazione della Merkel.
L’addio alla politica della cancelliera non è quindi un’azione che passa inosservata, anzi, tutto il contrario.
Il colpo di grazia è stata la sconfitta in Assia, dove la popolarità della Cdu è crollata di ben 11 punti percentuali.
E questo non è l’unico caso: solo 15 giorni fa infatti aveva ricevuto uno smacco simile anche in Baviera, dove da sempre l’alleanza Cdu/Csu era stata al comando.
Se guardiamo questi due flop elettorali nel suo insieme, sembra impossibile non pensare al fatto che la cancelliera debba senza dubbio assumersi le sue responsabilità.
“I risultati delle elezioni sono estremamente amari e deludenti” ha commentato la Merkel riguardo alla loro sconfitta alle urne; per ora manterrà la sua carica di Cancelliera, anche se la maggioranza si sta ormai sgretolando, e non è nemmeno certo che arrivi a fine mandato.
In ogni caso, ha commentato la Cancelliera, “l’immagine dell’Esecutivo è inaccettabile”, ed è per questo che, comunque vada, nel 2021 abbandonerà la sua carica.
Anche Angela Merkel, come ogni cosa e persona, vive all’interno di un ciclo. E i cicli hanno un inizio e una fine.
E sembra essere arrivata la fine dal punto di vista politico anche per lei, la donna dell’Est che era stata capace di sradicare uno del calibro di Helmut Kohl.
Se prima queste voci erano state fatte arrivare dal partito, da quando è stata la stessa Cancelliera a confermarlo, non è più possibile avere dubbi.
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