L’UE pensa a procedura di infrazione contro Italia

L’UE pensa a procedura di infrazione contro Italia

Il governo ha i giorni contati. Entro martedì deve presentare a Bruxelles una correzione della manovra “considerevole”. Altrimenti l’Italia rischia una procedura d’infrazione. La Commissione europea è stata chiara con il nostro Ministro dell’economia Giovanni Tria, che ha lasciato in anticipo la riunione Ecofin senza rivolgersi alla stampa.

Loeger è fiducioso che qualcosa in Italia possa cambiare nelle relazioni con l’UE, ma Tria non è certo in una posizione facile dal momento che Salvini e Di Maio non intendono rimangiarsi le loro parole. “Non si cambia” è lo slogan dei vicepremier.

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ribadisce che la manovra è volta ad attuare l’80% del programma di governo. Deve solo essere compresa. Una volta capita lo spread scenderà sicuramente.

L’UE pensa a procedura di infrazione contro Italia

Il Governo sta già pensando di passare alla seconda fase. Era stata messa in conto la possibile apertura di una procedura di infrazione contro l’Italia. Obiettivo del Governo ora sarà provare ad allungare i tempi e cercare di evitare sanzioni.

A Bruxelles non sono tollerati sconti. Moscovici e Dombrovskis chiedono una risposta “forte e precisa” e una correzione “considerevole” della manovra. Sappiamo già come andranno a finire le cose se verrà presentata una “fotocopia” della legge di bilancio.

Ma Conte è pronto ad avviare le due riforme più importanti del contratto di governo: reddito di cittadinanza e quota 100 a partire dai primi mesi del 2019. L’UE difficilmente cambierà idea in seguito alle riforme strutturali che il Premier ha annunciato di attuare a partire dal prossimo anno.

Se viene inviata una lettera che non presenta una considerevole correzione della manovra molto probabilmente la bocciatura dell’UE potrebbe arrivare già il 21 novembre. L’avvio della procedura di infrazione potrebbe essere a dicembre o a gennaio. Da qui si arriverà al giudizio finale tra febbraio ed aprile. La possibile condanna che sconterà l’Italia è un pesante piano di riduzione del debito e sanzioni.

Foto Adnkronos

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