Mattarella, dobbiamo ascoltare le autorità indipendenti

Mattarella, dobbiamo ascoltare le autorità indipendenti

Ieri 11 ottobre il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha incontrato al Quirinale alcune scuole secondarie di secondo grado.

L’evento gli ha permesso di pronunciarsi sui recentissimi eventi che vedono coinvolti da un lato il Governo e i suoi progetti di riforma e dall’altro i pareri poco rassicuranti delle Autorità indipendenti chiamate a pronunciarsi.

Non sono certo di buon auspicio i numerosi avvertimenti che negli ultimi giorni sono stati fatti al Governo con riferimento al Def.

Al di là delle voci dissenzienti provenienti da Bruxelles e che hanno fatto discutere, ad essere seriamente perplessi sulla manovra sono in primo luogo Bankitalia e l’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb), i quali hanno espresso la loro ammonizione sulle misure da adottare.

Mattarella, dobbiamo ascoltare le autorità indipendenti

Ma il Governo non sembra intenzionato ad ascoltarli. Luigi di Maio aveva reagito alle critiche sul Def esordendo con un “E allora si candidino”.

Mattarella sembra invece piuttosto perplesso da questo aggiramento dei pareri negativi sulle misure. Ha parlato, infatti, del ruolo fondamentale che la Costituzione assolve nel delineare un sistema caratterizzato dalla presenza di pesi e contrappesi che servono ad evitare che il potere si concentri nelle mani di uno soltanto.

Le Autorità indipendenti sono nate proprio con la finalità di dare pareri esterni, non politicizzati ma tecnici sulle misure che devono essere adottate per il bene del nostro Paese.

Mattarella disegna con grande maestria l’assetto costituzionale: da un lato la nostra Carta fondamentale fa affidamento sulla capacità di autolimitazione del singolo, come persona e come ruolo esercitato, dall’altro però deve prevedere un ulteriore meccanismo di garanzia in modo tale che nessuno esorbiti dall’esercizio dei propri poteri.

Questa funzione spetta proprio alle Authoriy. Esse devono assolvere ai propri compiti e i loro pareri devono essere valutati come pareri di esperti, di tecnici.

Conte ha risposto alle parole del Presidente della Repubblica in modo diretto. Le autorità indipendenti devono fare le loro valutazioni, ma a volte possono usare parametri differenti da quelli usati dal Governo.

Insomma, il contrasto non sembra certo essersi placato.

Foto L’Indro

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