Moscovici sulla manvora, "ancora non ci siamo"

Moscovici sulla manvora, “ancora non ci siamo”

Ancora non sembra esserci una vera intesa tra Europa e Italia sulla manovra. Se da un lato Moscovici ancora ritiene che il deficit italiano non sia accettabile per l’Europa, dall’altro lato il Governo è convinto di dover continuare lungo la linea che è stata seguita finora, una linea divergente rispetto alle richieste di Moscovici e dell’UE.

La trattativa sta andando avanti ma l’accordo sembra essere ancora molto lontano. Stamattina le parole del commissario europeo Moscovici, che ha detto che sul deficit “ancora non ci siamo” e chiede all’Italia un ulteriore sforzo.

Il Governo italiano ha annunciato un deficit per il prossimo anno al 2,04% ma il commissario ha commentato “L’italia dovrebbe compiere ulteriori sforzi per il Bilancio 2019”. E poi ha continuato: “E’ un passo nella giusta direzione, ma ancora non ci siamo, ci sono ancora dei passi da fare, forse da entrambe le parti”.

Per quanto riguarda il caso francese, invece, il commissario europeo acconsente ad un possibile sforamento del deficit (superiore al 3%) al fine di finanziare le misure volte a sedare la crisi dei gilet gialli. Tuttavia la condizione perché questa violazione dei patti sia ammessa è che sia “più limitata possibile” e “temporanea”.

Moscovici sulla manvora, "ancora non ci siamo"

Moscovici in ogni caso ha riconosciuto gli sforzi che sono stati fatti dall’Italia e ha parlato anche di “dialogo costruttivo“. Anche l’Europa non vuole arrivare alla procedura di infrazione secondo quando dice il commissario europeo. Ha infatti precisato che con l’espressione “non ci siamo ancora” intendeva dire che “non abbiamo ancora concluso la discussione”.

Dal governo non c’è stata nessuna risposta ufficiale. Secondo alcune fonti la strada intrapresa è quella di una riduzione del rapporto deficit PIL mantenendo però invariati reddito di cittadinanza e quota cento, al fine di mantenere fede al programma di governo che è stato presentato agli elettori. Intanto Tria resterà a Bruxelles a negoziare con l’Europa fino alla fine.

Foto TGCom24 – Mediaset

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