Matteo Salvini è risoluto sul decreto sicurezza. Il ministro dell’interno ha parlato chiaro: il decreto sicurezza deve essere approvato entro il 3 dicembre altrimenti “salta tutto”. Sono state queste le parole del leader della Lega nonchè vicepremier Matteo Salvini.
Il Movimento 5 Stelle, per bocca del suo leader Luigi Di Maio, esprime tutta la sua lealtà nei confronti della Lega. Il leader del Movimento ha dichiarato che è suo il compito di assicurare tutta la lealtà del Movimento al Governo. “Il decreto si deve approvare” ha detto Di Maio, “E’ una questione di correttezza. Non ci si può rimangiare la parola” ha continuato il vicepremier.
Giuseppe Conte ha parlato di fiducia. Ci può essere il caso in cui sia posta la fiducia sul dl sicurezza anche se ancora non è all’ordine del giorno.
Per Di Maio il decreto non deve essere modificato alla Camera. Il decreto infatti è stato votato così nel Consiglio dei Ministri e così deve essere votato fino alla fine. Di Maio ha ribadito “Modificarlo alla Camera significa non convertirlo e se non lo si vuole convertire si deve dirlo, perché a quel punto io non sono d’accordo”.
Il decreto sicurezza arriverà alla Camera il 23 novembre. Un gruppo di pentastellati ha inviato una lettera al capogruppo Francesco D’Uva per far sentire il proprio dissenso e lamentare la scarsa “collegialità”. Alcuni punti del decreto infatti sarebbero in contraddizione con il programma elettorale del Movimento e non troverebbero appiglio nemmeno nel programma di governo.
La lettera di protesta è stata firmata da 19 pentastellati, ridotti a 18 dopo che Luigi Iorvino ha perso le distanze dopo aver pubblicato un post su Facebook in cui ha precisato di “non aver sottoscritto alcun documento sul dl sicurezza”.
Intanto si va avanti e potrebbe essere messa la fiducia dal Governo sul decreto. Intanto Toninelli è fiducioso, affermando che è stata sempre trovata “la quadra”.
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