Trento: ordigno esplosivo contro una sede della Lega

È successo stanotte, nella sede della Lega Nord ad Ala; questo è infatti il luogo dove oggi è atteso il leader del partito Matteo Salvini.

Quella che secondo le prime indagini sembra essere una bomba carta, ha mandato in frantumi alcuni vetri dell’edificio.
Davanti alla sede una scritta “Ancora fischia il vento“.

Ugo Rossi, il presidente della Provincia di Trento, ha dichiarato che sono già stati presi provvedimenti: “Ho sentito il commissariato del governo e la questura, e mi dicono che i due responsabili sono stati identificati e denunciati“.

Matteo Salvini accusa gli anarchici

Il vicepremier non ha dubbi su chi potrebbero essere i responsabili. La sua accusa è precisa: sono stati gli anarchici.

Sono orgoglioso delle forze dell’ordine e dei nostri straordinari militanti che hanno già ripulito” aggiunge. Secondo Salvini, ci sono degli elementi che per portare un cambiamento reagiscono con la violenza, ma questo non cambierà i loro piani; infatti oggi pomeriggio Matteo Salvini sarà comunque presente a Trento.

Il governatore Rossi richiede per questo atto di vandalismo la massima severità.
Sostiene che non sia più accettabile che, ad intervalli regolari, “qualcuno di certi ambienti” compia gesti simili; per questo ci sarebbe bisogno di intervenire in modo più perentorio.

Questo infatti non è il primo atto di vandalismo che è stato compiuto. Dapprima si è cominciato con scritte spray, fastidiose si ma innocue.

La protesta è poi andata avanti con proiettili e bossoli che venivano inviati con dei messaggi dentro, fino ad arrivare all’attacco diretto a banchini e gazebo; in quest’ultimo caso diversi membri delle forze dell’ordine sono stati mandati al pronto soccorso.

Infine siamo arrivati agli esplosivi: tre in tre mesi.
L’esponente della Lega Calderoli dichiara che chi ha commesso questi atti non si comporta come  un oppositore politico, ma come un terrorista, e come tale deve essere trattato.

Foto Repubblica

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