Alle provinciali ha avuto la meglio il centrodestra. Conquista 15 nuove province in tutto il Paese, ed elegge 20 dei 46 presidenti, grazie al contributo delle liste civiche locali.
In particolare torna a conquistare, dopo 20 anni, anche l’amministrazione provinciale del comune di Benevento.
Questo risultato è stato particolarmente sentito da Forza Italia. Il partito di Berlusconi infatti, oltre a definire il centrodestra unito come “saldamente la prima area politica del Paese“, ci tiene a sottolineare il suo ruolo fondamentale nella piena riuscita di queste elezioni.
Al contrario, attacca Matteo Salvini; infatti Mariastella Gelmini, in un suo tweet, lo ha invitato a lasciare il Movimento 5 Stelle e a tornarsene a casa.
Della stessa idea è anche Giorgia Meloni, che conquista il suo primo presidente di provincia con Fratelli d’Italia: si tratta di Federico Binatti, a Novara.
La Meloni infatti sostiene che “Il centrodestra unito conquista storiche roccaforti rosse“, sottolineando come il suo partito sia stia radicando nel territorio. Continua inoltre dicendo che questa sua affermazione è confermata dai fatti; sono infatti i numero sempre crescente i suoi consiglieri, eletti in molte province.
Anche Antonio Tajani, vice-presidente di Forza Italia nonché presidente del Parlamento Europeo, sottolinea la vittoria, elencando addirittura in quali comuni questa sia avvenuta.
Mentre Gaetano Fontana, il responsabile dell’organizzazione del partito, commenta più la vicenda guardando il centrodestra nel suo insieme: “Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Liguria, hanno scelto nuovi presidenti di Forza Italia, Lega, Fdl o civici di centrodestra, che da oggi guideranno le loro province.”
In conseguenza a questa vittoria, Fratelli d’Italia e Forza Italia, si sono sentiti in potere di poter chiedere in parlamento la cancellazione della legge Delrio, da loro definita “sciagurata”.
Chiedono infatti la reintroduzione del voto popolare anche per questo tipo di elezioni, al posto di questa tipologia di elezione di secondo livello.
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