Conte difende la manovra. L'Italia vuole il cambiamento

Conte difende la manovra. L’Italia vuole il cambiamento

Domani Def e manovra dovranno essere presentati davanti al Consiglio dei Ministri ma ancora non si è trovata una intesa sulla pace fiscale. M5S e Lega non sono ancora d’accordo su molti punti, primo fra tutti le coperture finanziarie per le riforme previste.

Ci sarebbero, infatti, ancora discussioni e incongruenze che non riescono a far chiarire il reale impatto delle riforme attese sul nostro sistema fiscale e sul debito pubblico. Quanto verrà davvero a costare questa manovra, da redditto di cittadinanza a riforma delle pensioni? A quali voci dobbiamo dare ascolto?

Il confronto tra M5S e Lega è sempre più fitto. E’ stata prevista per stasera alle 19 circa una riunione a Palazzo Chigi per tornare nuovamente sul tema Def. Alla riunione parteciperanno il Presidente del Consiglio Conte, M5S e Lega. Grande assente sarà Salvini, impegnato con la campagna elettorale per le provinciali in Trentino. Obiettivo di questa sera è chiarire alcuni punti della riforma fiscale.

Conte difende la manovra. L'Italia vuole il cambiamento

Lunedì, invece, si prevede un vertice per chiudere la questione prima della riunione del Consiglio dei Ministri. Infatti, domani il decreto fiscale dovrà essere approvato e dovranno essere presentati in Europa le linee guida della legge di bilancio ed il Draft Budgetary Plan.

Conte si pronuncia sulla manovra. “La riforma fiscale non si fa tutta d’un tratto”. L’intesa, è evidente, non è ancora soddisfacente. Conte dovrà spiegare in Europa la manovra prevista. In particolare, Conte in occasione di un incontro alla scuola di formazione politica della Lega di Milano sottolinea come il governo attuale sia il frutto del desiderio di cambiamento dei cittadini italiani che si sono stancati di una classe politica sempre meno di qualità.

Il Presidente del Consiglio si è pronunciato anche sul reddito di cittadinanza. Le inefficienze che sono state rilevate in Italia saranno un punto di partenza per una migliore elaborazione dell’istituto, pensando ad una modulazione delle offerte su base geografica. Il Governo insomma starebbe studiando il modo per rendere la riforma il più efficiente possibile.

Foto Adnkronos

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