Il Cdm approva “Codice Rosso”, il ddl sulla violenza contro le donne

La violenza sulle donne è un fenomeno che secondo le stime statistiche è in aumento. Certo si deve considerare che l’incidenza sui dati statistici dell’aumento dei casi di violenza sessuale è anche dato dalla attuale maggior propensione delle donne a denunciare gli abusi, anche quelli commessi dal partner o dall’ex partner che tendenzialmente sono i più difficili da far emergere, data la vicinanza della vittima con l’autore del reato.

Il problema dunque resta molto significativo, anche se le stime denotano una seppur leggera flessione dei reati nell’ultimo anno. Un provvedimento da parte del Governo è fortemente sentito da tutta la popolazione, non tanto da un punto di vista repressivo, dato che il nostro codice penale già prevede fattispecie di reato che tutelano il fenomeno in modo ampio grazie anche all’interpretazione estensiva che ne viene data dalla giurisprudenza nel momento applicativo, ma piuttosto da un punto di vista preventivo e procedurale.

Snellire le procedure e rendere più facile per una donna denunciare l’autore della sua violenza sono due punti di partenza fondamentali per approdare un meccanismo di tutela più capillare ed efficace. Il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi il ddl denominato “Codice Rosso” per il contrasto alla violenza sulle donne che porta la firma del Ministro della giustizia Bonafede e del Ministro della pubblica amministrazione Bongiorno.

Secondo questo disegno di legge le denunce per maltrattamenti, violenza sessuale, atti persecutori e lesioni aggravate commessi in contesti familiari o di convivenza saranno portate direttamente all’attenzione del PM il quale dovrà convocare la vittima per essere sentita entro 3 giorni.

Come ha detto il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte “Per noi contrastare la violenza domestica e di genere è un’azione che va qualificata con codice rosso”. Anche le fasi successive delle indagini e del processo dovranno svolgersi in tempi immediati. Bonafede ha commentato: “La semplicità di questa legge è anche la forza di questa legge”.

Foto Milleunadonna