70 migranti, di cui la maggior parte donne e bambini di origine siriana, ghanese ed eritrea, sono stati salvati alle 3 di questa notte. Si trovavano su un barcone in avaria. Sono stati avvistati ieri sera dalla nave Mare Jonio del progetto Mediterranea a 18 miglia dalla costa di Lampedusa.
La nave Mare Jonio era al suo ultimo giorno di missione nella acque libiche quando ha ricevuto un messaggio dalle autorità di La Valletta che segnalavano la presenza di una nave in avaria in acque maltesi, non molto lontano da Lampedusa.
Le autorità hanno dichiarato di non avere “assets” e hanno chiesto alla nave di recarsi sul posto per eseguire le operazioni di emergenza. La nave Mare Jonio si è recata sul posto ma ha chiesto l’intervento dell’Italia, prima che la vicenda si concludesse in tragedia.
Le autorità italiane hanno detto di rivolgersi a Malta, essendo acque di competenza e responsabilità maltesi. Ma Malta ha dichiarato di non avere nessuna nave a disposizione. Per questo è dovuta intervenire la Guardia Costiera Italiana, che nella notte ha proceduto con le operazioni di soccorso.
I migranti si trovavano su una imbarcazione probabilmente di costruzione egiziana, con una bassa linea di galleggiamento, sicuramente inadatta per una traversata del Mediterraneo. Per fortuna le condizioni climatiche delle ultime 48 ore sono state decisamente positive. Questo ha impedito che l’episodio si trasformasse nell’ennesima tragedia.
Secondo le informazioni ricevute, la durata del tragitto sarebbe stata di ben 35 ore. A bordo c’erano anche due bambini con le loro madri. Le condizioni dei migranti sono buone. Appena sono sbarcati sono stati visitati dal medico dei migranti Pietro Bartolo, che ha confermato le loro discrete condizioni fisiche. Quindi sono stati accompagnati nel centro di accoglienza di Lampedusa.
Per fortuna questo episodio si è rivelato una pagina relativamente positiva nel mezzo a tante pagine di dolore e morte. Ancora una volta la Guardia Costiera Italiana ha salvato delle vite umane.
Foto Agrigento