enzo guarnera

L’Avv Enzo Guarnera al servizio della legalità

Tra i protagonisti della prossima rassegna “Da Sempre Più Di Prima”, troviamo il noto legale antimafia Enzo Guarnera.

Molto noto nel foro di Catania, l’Avv. Guarnera è in prima linea nella lotta alle mafie, nonché un vero esperto se si parla di cultura della legalità.

Proprio a riguardo ne abbiamo parlato in un’interessante intervista, nel quale spiega la sua speranza in una più stretta collaborazione tra tutti coloro che si dedicano realmente a difendere la legalità nel nostro territorio.

Questo affinché questa cultura possa essere considerata un elemento fondamentale per costruire una società con basi civili più solide, in grado di allontanare soprattutto i giovani da facili devianze.

Avv. Enzo Guarnera – l’intervista

All’inizio della sua carriera era certo di diventare un avvocato penalista?

No, quando mi iscrissi in Giurisprudenza non sapevo quale sarebbe stato il mio sbocco professionale. Solo dopo la laurea ebbi l’opportunità di frequentare lo studio di un noto penalista catanese e così mi decisi a intraprendere questa professione.

Quanto è difficile essere un avvocato penalista antimafia?

Preferisco non utilizzare il termine “penalista antimafia”, come se gli  altri avvocati penalisti fossero in favore della mafia. Ritengo più giusto dire che ho scelto di difendere, in assoluta libertà, solo una determinata categoria di soggetti. In particolare i collaboratori e i testimoni di giustizia. Inoltre ho scelto di difendere prevalentemente le vittime dei reati anziché gli autori degli stessi. Ciò non toglie che, talora, difendo anche soggetti imputati di reati comuni. In ogni caso mai ho difeso soggetti appartenenti alla criminalità organizzata. Non è facile fare questa scelta in quanto si rischia di essere isolati professionalmente e, all’inizio della mia carriera, in parte lo sono stato ad opera di alcuni dei miei colleghi.

La spaventano tutti questi casi di corruzione, anche e soprattutto in politica?

Più che spaventare mi preoccupano. Il nostro Paese ha un elevato tasso di corruzione sia in politica che nella pubblica amministrazione. Si sono smarriti alcuni principi etici che sono il fondamento di uno stato moderno e democratico. La corruzione va colpita duramente senza sconto alcuno e i politici corrotti dovrebbero essere banditi a vita dal tornare in politica. Purtroppo quasi tutti i partiti sono propensi a perdonare i loro esponenti che si fanno corrompere. Ritengo che la vera politica, quella alta, fatta di valori e principi, sia in coma quasi irreversibile.

enzo guarnera

Avvocato secondo lei ci sono  legami fra mafia e terrorismo?

Ritengo che questi legami vi siano stati e probabilmente vi sono ancora, anche se il fenomeno del terrorismo appare attualmente in letargo. Ciò che invece maggiormente preoccupa sono i legami tra la mafia e settori deviati dei Servizi Segreti. Questi ultimi hanno utilizzato la manovalanza mafiosa per destabilizzare lo Stato. Ritengo che in questa direzione vi sia ancora molto da indagare. 

Sulla riforma della giustizia c’è dialogo?

Purtroppo no. Vi sono posizioni contrapposte e di basso profilo istituzionale. Ho l’impressione che le forze politiche non vogliano che la giustizia in Italia funzioni bene. Vi sono carenze che riguardano gli organici, le strutture, nonché parte della normativa. Credo che un Giustizia che funzioni bene non ha mai interessato il potere politico. 

Il Governo lo giudica positivamente? O meglio ancora lo “Stato ha fatto lo Stato?”. 

Da molti anni ho un giudizio negativo sui partiti politici del nostro Paese, e in particolare, su coloro che li dirigono. Tale valutazione è trasversale e prescinde dalle varie collocazioni. Ne consegue che i vari governi non mi hanno mai particolarmente entusiasmato, in quanto spesso la loro composizione è frutto di alchimie al ribasso. Molti ministri mi appaiono quantomeno sprovveduti e incompetenti. 

Avv. Enzo Guarnera, suo giudizio sull’antimafia, cosa ne pensa ?

Il movimento antimafia, negli ultimi tempi, si è notevolmente appannato. È venuta fuori una antimafia di facciata, rappresentata da soggetti opportunisti che hanno utilizzato il loro presunto impegno contro la mafia solo per  realizzare profitti personali, onorificenze e visibilità mediatica. Un’antimafia rappresentata da molti mistificatori. Fortunatamente vi sono anche associazioni e singoli cittadini impegnati seriamente nel contrasto alla criminalità organizzata e costoro, spesso, operano in silenzio evitando le passerelle. Mi auguro che questa vera antimafia prevalga.

Nelle carceri italiane c’è un alto rischio di radicalizzazione dei detenuti. A cominciare dai più giovani.

Purtroppo il rischio di radicalizzazione è reale. Per contrastarlo occorre rivedere l’organizzazione carceraria e offrire ai detenuti, soprattutto quelli giovani, maggiori opportunità formative e di reinserimento sociale.

 Cosa l’ha spinta a coadiuvare l’autore Paolo De Chiara nel scrivere un romanzo che poi , successivamente dopo è  diventato pure un film , mi riferisco ad “Io ho Denunciato” ?

Con soddisfazione ho dato il mio contributo a Paolo De Chiara il quale, meritoriamente, da alcuni anni affronta il delicato tema dei testimoni di giustizia. La storia che lui ha descritto nel romanzo, e che poi è diventata  il film “Io ho denunciato”, è realmente accaduta e io ne sono stato testimone diretto in qualità di avvocato. Invito a leggere il romanzo e a vedere il film in quanto sono una ricostruzione assolutamente fedele dei fatti.

Cosa vi attende e si aspetta dalla rassegna “Da sempre Più di prima “Cinema -Letteratura -Legalità  che si inaugurerà a Catania il 25 Gennaio 2020, di cui lei è  uno dei principali  promotori di questa iniziativa ?

Ritengo sia una rassegna importante poiché, nella intenzione di tutti i promotori, vuole aprire un dibattito nazionale sul tema dei testimoni di giustizia e sulla necessità di denunciare, da parte delle vittime, e non solo, tutti i reati di usura ed estorsione che vengono perpetrati in danno di imprenditori, commercianti, artigiani e professionisti. Di tali reati protagonista in negativo è quasi sempre la criminalità organizzata. La rassegna, che sarà portata anche nelle scuole, mira alla formazione di un coscienza civile soprattutto nelle giovani generazioni. Infatti il cambiamento della società passa, inevitabilmente, da cittadini consapevoli dei diritti previsti dalla nostra Costituzione e fedeli ai valori etici fondanti della nostra democrazia. 

Ringraziamo quindi l’Avv. Enzo Guarnera per questa illuminante conversazione.

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