Di cosa non parla l’emendamento della manovra

L’attesa sembra non essere servita a niente.

Infatti, dopo la lunga notte che è servita la riscrivere la manovra (quella della trattativa tra la Lega e il Movimento 5 Stelle), la mattinata si è conclusa con un pacchetto di 56 emendamenti che è giunto a Montecitorio.

Tra questi, non si parla in nessuno di Quota 100, reddito di cittadinanza e pensioni d’oro.

Questo è un segnale che lascia poco spazio ad interpretazioni, e che evidenzia un sistema nel caos.

Questo perché se ormai tutti hanno chiaro che la strategia da adottare con l’Europa (compresi i gialloverdi) sia quella di portare il deficit dal 2.4% al valore desiderato del 2.1%, è pur vero che la continua lotta tra Salvini e Di Maio è ben lontana dal punto in cui si arriva ad una soluzione pacifica e positiva.

Infatti è compito loro trovare la strategia per sgonfiare e poi dopo riscrivere la nuova legge in bilancio.

Tuttavia queste modalità secondo le quali dovranno agire sono ancora nebulose, in quanto legate ad interessi elettorali di parte, che necessitano di una tutela.

Ad oggi la nuova legge in bilancio per fare retromarcia politica con Bruxelles quindi non esiste.

E per questo le proposte di modifica che sono state depositate, non fanno riferimento agli argomenti più caldi del momento, bensì a tutt’altri temi.

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