Torino, i migranti faranno volontariato in Procura

Torino, i migranti faranno volontariato in Procura

Il problema dell’immigrazione è sempre più sentito nel nostro Paese. Nonostante la linea dura del Governo ancora la società non percepisce la direzione in cui stiamo andando. Per quanto la politica italiana possa far sentire la sua voce, quello che non possiamo evitare è di fare i conti con i migranti che attualmente sono sul suolo italiano.

Le promesse fatte dal Governo sono tante. Ma quello che pochi hanno considerato è che ormai la realtà italiana è mutata profondamente. E difficilmente possiamo tornare indietro. Bisogna innescare nella popolazione italiana un nuovo senso di solidarietà nei confronti delle tante persone rifugiate che si trovano oggi ospiti nel nostro Paese, nell’attesa di ottenere l’asilo.

Questo è in sintesi il punto di vista del Procuratore di Torino Spataro, il quale si sta significativamente impegnando nella difesa delle persone immigrate che sono sempre più oggetto di odiosi reati razziali e xenofobi. Oggi pomeriggio, infatti, il Procuratore Spataro ha presentato nuove direttive per la repressione dei reati motivati da odio e discriminazione etnico-religiosa. E’ stato istituito presso la Procura di Torino un vero e proprio pool di magistrati che si occuperanno specificatamente di questo tipo di aggressioni, cercando di evitare di richiedere l’archiviazione per particolare tenuità del fatto.

Torino, i migranti faranno volontariato in Procura

Spataro si è rivolto anche a Polizia municipale, Carabinieri, Guardia di Finanza e Questura per sollecitare queste forze all’adozione di misure che rendano più efficace la repressione di questo tipo di reati. Inoltre, un’altra grande novità è stata introdotta dal Procuratore. Sulla base di un accordo tra Spataro e la cooperativa sociale Ariel che verrà firmato domani i migranti in attesa della definizione della loro richiesta di asilo verranno impiegati come forza lavoro all’interno del Tribunale di Torino. L’ufficio, come afferma Spataro, soffre di carenza di personale. L’impiego di 4-6 volontari precedentemente selezionati può essere positivo sia per il Tribunale sia per il processo di integrazione dei richiedenti asilo.

Foto Il Fatto Quotidiano

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